Cosa è stato il COVID

Come già detto sono il direttore sanitario di una struttura per anziani. Abbiamo circa 50 ospiti tutti con plurime patologie e tutti fragili. Non vi dico cosa sia stato questo periodo per noi dello staff. È stato un momento impegnativo e molto difficile, i mesi peggiori sono stati marzo e aprile del 2020, quando non c’era nessun tipo di certezza: avevamo pochissimi margini di diagnosi e nessun margine terapeutico. Insomma brancolavamo nel buio. Da parte mia ho deciso di buttare tutte le mie energie nell’unica certezza che avevamo: evitare il più possibile i contattti con il mondo esterno. Ho chiuso totalmente le porte della struttura, comprese le visite con i parenti dei miei poveri ospiti. Non è stato facile dire a dei figli che non avrebbero potuto vedere il proprio padre/madre per un tempo indefinito. Ho passato due giorni a telefonare di persona ad ogni parente per dire e spiegare questo tipo di decisione. Sono stato tra i primi a chiudere le visite, prima ancora che ci fosse l’obbligo da parte delle autorità sanitarie, con l’appoggio della direzione, con la quale siamo stati sempre concordi. Abbiamo acquistato per tempo una buona scorta di DPI prima che diventassero introvabili. Questa condotta a quanto pare ha pagato: siamo riusciti a tenere questa maledetta bestia lontana dai nostri pazienti. In questo devo ringraziare la direzione e tuttto lo staff che ha attuato una condotta estremamente prudente. Ad oggi siamo ancora a zero casi ma in compenso tutti i miei pazienti e tutti i dipendenti sono stati vaccinati. Il giorno del vaccino, di cui parlerò diffusamente in un articolo a parte, è stato un momento emozionante per tutti ed una vera liberazione.

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